Come trovare un servizio di pulizia uffici qualificato

Che cosa si intende per servizio di pulizia qualificato

 

Un servizio di pulizia uffici qualificato è sinonimo di garanzia e di efficienza dell’azienda o della ditta professionale che esercita tale attività. 

In pochi probabilmente conoscono la posizione nella classificazione ISTAT e la relativa definizione, di cui vi parleremo in questo articolo, di coloro che rientrano tra:

6.1.5.1.0 – Operai addetti ai servizi di igiene e pulizia

Le professioni comprese in questa unità svolgono attività di igienizzazione su vasta scala degli ambienti interni ed esterni di edifici e di altri manufatti edili, in genere con l’ausilio di macchinari, tecniche e materiali specifici; ne eseguono la pulizia straordinaria; la disinfezione e la disinfestazione da parassiti, roditori o da altri animali. Continue reading

Come cambia il management in tempi di Smart Working?

 

Come evolve la figura del manager, col suo bagaglio di competenze e  doti relazionali collaudate all’interno di aziende organizzate in modo tradizionale, se in azienda si adotta lo Smart Working?

 Per Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, passare allo Smart Working significa 

“mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario, lasciando alle persone maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione, valorizzazione dei talenti e fiducia diventano i principi chiave di questo nuovo approccio”

Quali sono in questo contesto le competenze che il manager deve affinare per mantenere una leadership efficace?

Gestire a distanza il  team, mantenendo alte la concentrazione e la produttività, è possibile soltanto attraverso l’elaborazione di un piano di lavoro ben strutturato, che fornisca ai lavoratori linee guida molto precise. Se lavorando nello stesso ufficio la soluzione ai piccoli e grandi problemi arriva spesso in maniera informale dal confronto immediato tra colleghi, in modalità smart  diventa fondamentale fornire strumenti e riferimenti chiari. A chi rivolgersi per risolvere eventuali problemi tecnico-informatici? Quale prassi seguire per accedere a dati e documenti? Quali strumenti utilizzare per una comunicazione efficace con colleghi, superiori e clienti?  La stesura di un calendario delle attività e delle scadenze puntuale e aggiornato sarà la base sulla quale il manager fonderà l’intera attività del team.

Sono passati molti anni da quando l’economista e saggista Peter Drucker coniò la definizione ‘Management By Objectives,’ perfettamente in linea con l’essenza dell’attuale Smart Working, per descrivere un modello di lavoro incentrato sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Iniziare a lavorare in modalità Smart Working significa rivedere in maniera sostanziale il ruolo centrale del manager su aspetti cruciali per la propria leadership: comunicazione, delega, valutazione, proattività.

Comunicare con il team rinunciando alle riunioni tradizionali, assegnare obiettivi chiari e valutare le performance abbandonando il monitoraggio costante del personale, valorizzare i risultati raggiunti e individuare i talenti all’interno del proprio team avendo come unico riferimento il risultato raggiunto nelle attività assegnate, tutto questo è possibile a beneficio della produttività!

A tal proposito l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano ha recentemente mostrato che il lavoro agile potrebbe garantire all’Italia un incremento della produttività di ben 13,7 miliardi di euro.

Anche se i dati parlano di un 99% di lavoratori soddisfatti delle nuove formule di Smart Working, siamo davvero certi che il lavoro da remoto sia adatto proprio a tutti?

O meglio, un buon manager all’interno di un sistema tradizionale saprà esercitare un’azione altrettanto efficace in modalità smart?

Sì, se sarà disposto a dare fiducia ai collaboratori, a coinvolgerli e a ragionare per obiettivi.  

Sì, se saprà rinunciare ad avere il controllo costante delle persone in ogni fase del loro lavoro. 

Sì, se saprà comunicare in maniera chiara e agile, evitando le riunioni fiume, troppo costose ( in Europa ben 32 miliardi di euro all’anno vengono spesi in riunioni improduttive), a volte caotiche e troppo spesso demotivanti.

Arredare l’ufficio: consigli e suggerimenti

Quando ci troviamo di fronte al problema di arredare il proprio ufficio, spesso non sappiamo come poter sfruttare al meglio gli spazi. Nel nostro articolo andremo a conoscere alcuni segreti che ci possono essere di aiuto per compiere questa azione, perché è importante soddisfare anche la propria parte di gusto ed eleganza, e non si sarà mai produttivi in un ufficio di solo intonaco pronto, o completamente grigio. Anche l’occhio vuole la sua parte.

Arredare l’ufficio: consigli e suggerimenti

Ecco come muoversi per arredare l’ufficio:

Scrivanie: gli elementi per arredare il proprio ufficio che sono essenziali e sulle quali la scelta deve essere estremamente ponderata, sono le scrivanie. Non dobbiamo infatti pensare questi elementi come semplici superfici sulle quali appoggiare oggetti come il computer, il monitor e la tastiera. Infatti, le scrivanie se scelte in modo “intelligente” possono divenire postazioni operative complete, regalando spazio in più all’interno della stanza.

Mobilio: per il mobilio si devono tenere in considerazione vari aspetti, i principali sono che devono essere sufficientemente capienti per contenere tutto il materiale necessario per affrontare il proprio lavoro quotidiano. Molto indicati dagli esperti di arredamento per uffici, se devono essere collocati in stanze piuttosto piccole, sono i mobili con cassettiera inclusa.

In caso si tratti di un ufficio che gode di molto spazio invece, si potrà optare per un tavolo ampio ed elegante, al quale si potranno abbinare tutti quegli scaffali che sono necessari all’archiviazione dei documenti.

Importante anche mettere dei dettagli che possano migliorare l’approccio psicologico al lavoro, come delle poltrone, dei divani o dei quadri di design.

Gestione degli spazi: è molto importante sapere che non si deve occupare ogni spazio libero del proprio ufficio, è buona norma lasciare sempre un certo spazio tra un elemento e l’altro in modo da consentire il corretto movimento all’interno della stanza, cosa che garantisce la massima praticità delle operazioni di lavoro.

Le sedie: in questo caso è bene evitare l’errore di lasciare poca importanza su questa scelta, perché la sedia è qualcosa su cui si devono passare molte ore, e se non viene garantita una corretta postura possono insorgere problemi alla schiena. Dunque, il consiglio è di andare ad acquistare sedie girevoli e che siano garantite dal principio dell’ergonomica.

Catalogatori: quando si vanno a riempire i mobili ci si avvale di catalogatori, cartelline e così via. Il consiglio è di sistemarli in modo da andare a colpo sicuro in base a quello di cui necessitiamo, quindi, basare la sistemazione degli stessi sulla frequenza con la quale li dobbiamo utilizzare.

Organizzare il meeting aziendale

Organizzare il meeting aziendale non è mai facile dal punto di vista logistico. Ci sono molti aspetti da considerare e temiamo sempre di dimenticare qualcosa. Certo, possiamo affidarci a un Meeting Planner, che ci aiuterà a decidere e allestire il tutto, ma siamo comunque noi a dover dare delle direttive specifiche.

Oggi, grazie ai consigli di Rock Island Molo di Levante, vorremmo darvi una mano a organizzare il vostro meeting al meglio. C’è una guida abbastanza sicura da seguire e che vi offrirà una panoramica completa dell’evento. Stiamo parlando della regola delle cinque W, nota nel mondo del giornalismo.

Le cinque W saranno fondamentali per organizzare il meeting aziendale e non dimenticare alcun aspetto. Esaminiamo insieme ogni passo e segniamo sulla nostra agenda i punti più importanti.

Come organizzare un meeting aziendale al meglio: consigli e guida

  • Who, chi: chi deve presenziare il meeting? Quali dei dipendenti dovranno esserci necessariamente? È sempre bene stilare una lista degli invitati. Vi servirà per comprendere la capienza del luogo che dovrà ospitare l’evento.
  • What, cosa: qual è il senso del meeting? Un incontro, una discussione, un’importante aggiunta all’azienda. È davvero essenziale stilare un programma per rispettare i tempi. Ovviamente, dovrete inviare il programma agli invitati, in modo tale che possano prepararsi sull’argomento. Cosa desiderate comunicare con il meeting?
  • When, quando: anche la data è essenziale. Potete decidere le date in base agli impegni dei dipendenti aziendali. Di solito, c’è sempre qualcuno che non può presenziare per impegni personali. Dunque, è bene discuterne con largo anticipo per consentire a tutti di partecipare.
  • Why, perché: è l’obiettivo del meeting. Strettamente correlato alla domanda “what”, il perché vi aiuterà a stabilire gli obiettivi.
  • Where, dove: adesso è arrivato il momento di cominciare a prenotare il luogo in cui si svolgerà l’evento. Si terrà in azienda? Oppure preferite affittare uno spazio più ampio, o magari un ristorante? È importante capire anche la capienza del posto e le risposte degli invitati.

Con la regola delle 5 W, potrete stabilire le parti più insidiose del meeting aziendale. In seguito, dopo avere prenotato il posto, dovrete stilare il menù o il rinfresco e organizzare degli incontri con i direttori aziendali.

Fonte: Rock Island, Meeting aziendali nella città di Rimini

Meeting Aziendali: piccolo manuale di sopravvivenza

meeting aziendali possono essere piuttosto difficili da affrontare, soprattutto quando ci abbiamo a che fare per la prima volta. Ci sentiamo sotto pressione, ci chiediamo quale sarà il nostro ruolo e come potremo fare una bella figura e impressionare i grandi capi.

Il motivo per cui i meeting ci terrorizzano tanto è che saremo esposti a diverse riunioni, entreremo in contatto con gli altri dipendenti, i fornitori e i clienti. Insomma, sono degli eventi che possono stressare e che incutono timore anche ai più rodati del settore.

Il primo punto da avere sempre ben chiaro in mente è il seguente: non siamo sotto esame. Forse, possiamo credere che i meeting siano dei “test”, ma in realtà è un modo per ampliare la propria cerchia e per aumentare i profitti dell’azienda.

Dobbiamo prestarci al meglio, sì, ma non dobbiamo neanche esagerare con le parole o seguire i personaggi di spicco presenti al meeting. La grande occasione si presenterà al momento opportuno: creare la propria fortuna è possibile, ma a patto di non risultare pesanti.

Come sopravvivere ai Meeting Aziendali: qualche consiglio

Se non conoscete un argomento durante il meeting, non andate nel panico: rilassatevi, fate mente locale. Spesso, nel tentativo di compiacere tutti i clienti, possiamo avere delle difficoltà. In realtà, è molto più importante esserci e partecipare attivamente nei discorsi che conosciamo: è sbagliato, invece, dire la propria opinione a ogni costo e sembrare invadenti.

Se avete bisogno di un consiglio, durante i Meeting Aziendali è importante avere un punto di riferimento. Può essere un vostro amico, un conoscente o un impiegato con cui avete più confidenza.

Un appoggio è essenziale, perché ci metterà nella condizione di rilassarci e di discutere, prendere un po’ di tempo per fare una battuta o fermarsi al buffet.

In ultimo, vorremmo considerare anche l’abbigliamento da tenere in queste occasioni. Di solito, si tratta di eventi formali, in cui ognuno indossa un abito elegante, un tailleur o giacca e cravatta.

Sì, l’eleganza è richiesta, ma non abbondate nei particolari. Curate ogni aspetto del vostro outfit, ma non con maniacalità. Speriamo di esservi stati d’aiuto!

Per questi consigli si ringrazia Rock Island Molo di Levante, esperta di meeting aziendali a Rimini.

BDL Roma: i servizi per il marketing e le consulenze

BDL Roma è un’azienda attiva da diversi anni in vari settori. Si occupa di consulenza aziendale, di marketing, di ricerche di mercato. Inoltre propone formazione del personale qualificato in base alle esigenze del committente, strategie di vendite e attività di front office dedicate al business to business e al business to consumer per le piccole e medie imprese. L’azienda si avvale di personale specializzato e propone dei piani di sviluppo particolarmente vantaggiosi che riescono a far raggiungere risultati importanti. Continue reading

Amadori: allevamento all’italiana

Amadori è un’azienda gestita dall’omonima famiglia e nata negli anni ’30. Da quegli anni in poi, ogni generazione ha portato un valore aggiunto a quella che da sempre è stata l’attività di famiglia, ossia: la commercializzazione e l’allevamento di pollame e animali da cortile. Oggi Amadori è tra i leader del settore agroalimentare italiano e riconosciuta anche sul piano internazionale, grazie alla sua specializzazione nel settore avicolo.

Ciò che distingue Amadori e che gli ha permesso in tutti questi anni di crescere è l’unione sapiente tra l’innovazione e l’innovazione.

La famiglia Amadori, ha cercato da sempre di mantenere le sue solidi radici e tradizioni legate al passato, cercando di unirle alle migliori innovazioni del futuro. Alla base del loro successo però c’è anche la gestione diretta dell’intela filiera integrata. In questo modo a partire dall’allevamento sino alla commercializzazione, l’azienda è responsabile in prima persona di tutte le fasi produttive.

Le materie prime, gli allevamenti, in mangimifici, il confezionamento e la distribuzione sono tutti controllati nei minimi dettagli per fornire ai propri clienti il massimo della sicurezza nel consumo del prodotto finito.

Perché scegliere i prodotti Amadori?

Scegliere i prodotti Amadori, vuol dire prima di tutto essere sicuri di ciò che si porta sulla propria tavola. Non ci sarà spazio per i dubbi, perché l’azienda offre solo prodotti di qualità ma anche affidabili, grazie ai controlli sull’allevamento e sulle altre fasi di produzione. Questi hanno valso all’azienda anche diverse certificazioni a livello internazionale e riconoscimenti.

L’azienda da sempre cerca di creare prodotti di qualità, sani e sicuri per questo motivo, sottopone ogni suo prodotto a test intransigenti che servono proprio per garantire questi valori. A fronte, di una sicurezza per l’acquirente, gli allevamenti Amadori sono posti tutti in Italia, inoltre è tutto rintracciabile, tracciabile e certificato. Ogni stabilimento operante, sia per la lavorazione che per la trasformazione degli alimenti, sono riconosciuti dal Ministero Italiano della Sanità.

I clienti Amadori, possono essere certi della qualità dell’azienda, questa ha ricevuto la certificazione ISO 9001, un riconoscimento mondiale, che serve a confermare e certificare la qualità del sistema di gestione. Oltre alla certificazione ISO 9001, Amadori è in possesso anche di tantissimi altri riconoscimenti volti sempre ad attestare l’affidabilità dei prodotti e della produzione.

Amadori: allevamento all’italiana a basso impatto ambientale

Uno dei principali punti a favore di quest’azienda è il suo saper essere al passo con le nuove regole per l’eco-sostenibilità. Sicuramente, l’azienda come tutte ha necessariamente un impatto sul mondo e sulla natura circostante, ma le nuove tecnologie hanno permesso ad Amadori di conciliare in modo consapevole la produzione e la gestione d’impresa con il rispetto per l’ambiente.

Amadori: la filiera 100% italiana

Molte aziende italiane ormai operano principalmente all’estero, eppure Amadori ha scelto di creare una filiera che sia al 100% italiana. Questa decisione gli permette di sottoporre i suoi articoli a controlli più rigidi e anche di produrre prodotti completamente italiani e sicuri per l’acquirente. La filiera Amadori prevede per ogni fase del ciclo produttivo una tracciabilità interna adoperata per garantire la qualità delle merci e dei pollami.

Prodotti Amadori: quali sono i principali

L’azienda offre innumerevoli prodotti, tutti inerenti al mondo del pollame e degli animali da cortile. I suoi prodotti spaziano dalle carni crude: come pollo intero o a pezzi, interiora di pollo, durelli ecc…Oltre al crudo, da sempre un vanto per l’azienda, ci sono anche tantissimi preparati. Questi sono realizzati con pollo di alta qualità, come ad esempio le pepite, le cotolette, le cordon bleu e le crocchette di pollo.

La produzione Amadori, non si limita a questo, sono molti i prodotti ormai entrati nel cuore dei consumatori come: i wurstel e le salsicce Amadori, i nuovi Hamburger con aggiunta di verdure, i piatti unici 5 cereali con verdure e ancora tantissime novità studiate per andare incontro al gusto di tutti gli italiani.

Acquistare un prodotto Amadori, vuol dire trovare la qualità al 100% italiana, una carne sicura e controllata e soprattutto tantissimi articoli ideali per ogni momento del pranzo e della cena, molti di questi sono ideali anche per i bambini. Infine, il rapporto tra qualità e prezzo è davvero ottimale, rendendo le carni e i preparati Amadori accessibili a tutti i consumatori italiani.

Mood 25, Torino

Azienda che si occupa principalmente di marketing consulting, ricerche di mercato e formazione del personale, dal 1995 MOOD 25 Torino è una delle imprese leader, a Torino e in regione, del settore consulenze, marketing e formazione.

Ad oggi ha operato con i più importanti marchi a livello nazionale e tra i nomi di spicco in termini di clienti troviamo Sky, Tre, Demetra, Autostrade SPA e De Agostini, tutte imprese che sanno il fatto loro.

Dal 2000 opera nel settore dei servizi alle imprese e oggi come allora questo è rimasto il core business aziendale; questo fa di Mood 25 una delle imprese più importanti in Italia e in Europa per l’erogazione di servizi finalizzati al marketing e al personale. Continue reading