Marco Tronchetti Provera

_MG_5482Marco Tronchetti Provera è sicuramente uno dei manager più in vista nel panorama italiano. Nato a Milano nel corso il 18 gennaio 1948, si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano nel 1971.

Figlio di Silvio e Giovanna Musati, ha preso lo spirito imprenditoriale proprio dal padre, che è stato alla guida del Gruppo Falck per diversi anni, prima di diventare presidente dalla Consumatori Combustibili e Ghise SPA, la ditta che divenne più tardi Camfin.

Entrato a parte del Gruppo Pirelli nel 1986, ne ha preso il controllo operativo nel 1992, in seguito all’abbandono da parte di Leopoldo Pirelli per il fallito tentativo di scalata della Continental, gigante degli pneumatici di patria tedesca.

Proprio la fallita scalata a Continental portò Tronchetti Provera a dover risanare dei bilanci alquanto disastrati, un buco non indifferente. Per poterlo fare egli ha impostato un preciso turnaround finanziario, ha ceduto tutta una serie di attività minori, quelle meno redditizie, si è concentrato in maniera forte sullo sviluppo del settore gomme e cavi, ha deciso di entrare nel settore immobiliare con quella che sarebbe diventata PirelliRe (oggi Prelios).

Pur mantenendo i suoi ruoli nel gruppo Pirelli, Tronchetti Provera è stato anche Presidente de Il Sole 24 Ore dal dicembre 1996 al settembre 2001, il primo quotidiano finanziario italiano nonché uno dei più letti ogni giorno dai nostri connazionali. Inoltre, Tronchetti Provera è stato membro del consiglio del Teatro alla Scala di Milano, da ottobre 2001 a settembre 2005, e presidente di Telecom Italia SpA, da settembre 2001 a settembre 2006.

pirelli Attualmente, è Vice Presidente esecutivo di Pirelli & C. SpA, presidente di Pirelli Tyre SpA e Presidente di CAMFIN fino al Dicembre 2013, attualmente presidente di Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. E’ inoltre vice- presidente del consiglio di amministrazione di Mediobanca SpA e membro del consiglio del gruppo editoriale RCS Quotidiani SpA. E’ membro del comitato esecutivo di Confindustria e appartiene anche all’Advisory Board di Allianz Insurance Company.

Tronchetti Provera è tornato alla ribalta dei media qualche mese fa, in seguito alla decisione di vendere la sua azienda ai cinesi di Chem China, leader nella gomma e azienda sufficientemente grande da poter difendere la proprietà italiana dall’attacco di altre aziende concorrenti che avrebbero potuto acquisirla.

La decisione di vendere è solo l’ultima delle cessioni di imprese del “bel paese” ad aziende estere in ordine di tempo, una decisione che è stata difesa da Tronchetti Provera come fondamentale per evitare la svendita di Pirelli e per evitare che i tanti lavoratori a cui l’azienda dà uno stipendio potessero avere problemi in futuro e rischiare di perdere il posto di lavoro.

Se si guarda la cosa da un punto di vista esclusivamente aziendale, non si può che dar ragione all’imprenditore milanese, anche semplicemente fidandosi di quello che ha fatto in passato. Certo è che dispiace vedere aziende nate e cresciute in Italia finire poi all’estero, ma tant’è, se ci sono condizioni di lavoro migliori ben venga.

tronchetti-proveraIndubbiamente quando si pensa ad un imprenditore italiano, Marco Tronchetti Provera è uno dei primi nomi che viene in mente. Essendo tra i maggiori imprenditori italiani ci sono, infatti, anche alcuni scandali, come quello Telecom – Sismi del 2006, relativo a delle intercettazioni illegali fatte da alcuni responsabili della sicurezza di Telecom Italia, e alcune “ombre”, come le critiche mosse da un altro imprenditore italiano, Carlo De Benedetti, in merito alla gestione Tronchetti Provera di Telecom.

In qualità di top manager, Tronchetti Provera ha anche uno degli stipendi più alti in assoluto. Secondo dei dati che risalgono al 2011, il numero uno di Pirelli è in testa alla classifica, prima di Francesco Gori (sempre Pirelli), Paolo Scaroni (Eni), Luca di Montezemolo (Fiat, Ferrari), Fulvio Conti (Enel) e Andrea Guerra (Luxottica).

Un imprenditore da cui imparare, uno di quelli che ha sempre pensato all’azienda prima che a tutto il resto, che ha posto il nome dell’impresa e la qualità del prodotto finale prima di ogni altra cosa.

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